Sujet: italiani aperti alle relazioni interculturali
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Rapporto Istat 2013: italiani aperti alle relazioni interculturali e alla multiculturalità.
Posted By Redazione On 23 May 2013 @ 08:44 In Notizie e appuntamenti | No Comments
[1]L81% degli italiani apprezza la convivenza tra culture e accetta le migrazioni.
In Italia cè un generale riconoscimento del ruolo positivo delle
relazioni interculturali e della multiculturalità. È il risultato che
emerge dal sondaggio realizzato per il Rapporto annuale 2013 dellIstat presentato ieri.
La quasi totalità dei rispondenti (86,7 per cento) è molto o abbastanza
daccordo nel ritenere che ogni persona dovrebbe avere il diritto di
vivere in qualsiasi Paese del mondo abbia scelto. Oltre i quattro
quinti degli intervistati, rileva lIstat, manifesta chiaramente di
apprezzare la convivenza tra culture diverse, dal momento che si
dichiara poco o per niente daccordo con laffermazione che è meglio
che italiani e immigrati stiano ognuno per conto proprio (81 per cento)
oppure che lItalia è degli italiani e non cè posto per gli
immigrati (81,2 per cento).
Resta tuttavia un 20 per cento circa della popolazione, pari a 8 milioni
di persone, che assume posizioni di maggiore chiusura nei confronti di
una società multiculturale, dichiarandosi invece daccordo con le due
affermazioni precedenti. Una percentuale molto vicina a questa (21,7
per cento) esprime, inoltre, unopinione negativa su un aspetto
specifico della società multiculturale rappresentato dallaumento di
matrimoni e unioni miste. Si tratta di un indicatore suggerito dalla
letteratura come particolarmente significativo del grado di
integrazione tra autoctoni e immigrati. Su questo punto, inoltre, metà
della popolazione (50,1 per cento) non prende posizione, considerando
tale fenomeno né positivo né negativo.
Rispetto al grado di apertura verso la multiculturalità un ruolo
rilevante è giocato dalletà dellintervistato e dallarea geografica di
residenza: la necessità di una distinzione netta tra italiani e
immigrati, così come i giudizi negativi rispetto allincremento di
unioni miste sono espressi prevalentemente dai rispondenti con più di 65
anni, dalle persone con titolo di studio basso, dai residenti nelle
aree del Nord-est e del Mezzogiorno.
Fonte: www.immigrazioneoggi.it